Dal 1° marzo 2021, nei 27 paesi dell’UE, sono entrate in vigore le nuove norme sul diritto alla riparazione.
Le aziende dell’Unione Europea che producono e vendono elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e televisori) devono garantire la possibilità ai consumatori di ottenere la rimessa in funzione. Le parti di ricambio essenziali dovranno essere a disposizione dei riparatori per almeno 7-10 anni dall’immissione nel mercato dell’ultima unità di un detreminato modello. Ma non solo, dovranno essere reperibili entro 15gg dalla richiesta del tecnico. Le aziende avranno quindi l’obbligo di progettare e vendere degli apparecchi più facilmente riparbili e smaltibili.
Tutto ciò serve per contrastare l’obsolescenza programmata, ovvero quella strategia volta a definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata ad un periodo prefissato.
Così facendo diminuirebbe l’impatto ambientale dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), di cui l’Europa è il maggior produttore al mondo.